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Auto elettriche e mobilità ciclabile

Nonostante riteniamo che il trasporto pubblico e la bicicletta dovrebbero costituire i due pilastri fondamentali per ripensare la mobilità in Veneto nell’ottica della sostenibilità, ci rendiamo conto che alcuni cittadini non hanno la possibilità di fare a meno dell’automobile o di ridurne l’utilizzo. Riteniamo perciò necessario incentivare il rinnovamento del parco auto presente nel nostro territorio, sostenendo in particolare la diffusione delle auto elettriche.

Vogliamo contribuire a questo cambiamento incentivando le amministrazioni locali ad installare colonnine di ricarica capillari sul territorio e ad offrire spazi per l’installazione di stazioni per la ricarica veloce. Inoltre, riteniamo necessario offrire incentivi finalizzati all’acquisto di vetture elettriche favorendo agevolazioni fiscali come ad esempio una più lunga durata di esenzione dal bollo auto.


Seppur siano stati fatti molti progressi nel corso degli ultimi anni, la rete ciclabile del Veneto è ancora piuttosto scarsa: abbastanza sviluppata nei tracciati di lunga percorrenza, utili allo sviluppo del cicloturismo, ma carente nelle linee urbane o rurali intese a servire i cittadini nei loro spostamenti quotidiani. Si incontrano così nei nostri territori sistemi di piste ciclabili mal costruite, pericolose e spezzettate che disincentivano i cittadini dall’inforcare la bicicletta in alternativa all’automobile. Crediamo che il governo veneto debba muoversi nella direzione opposta, spingendo e sostenendo economicamente le amministrazioni locali nel miglioramento delle reti ciclabili e aiutando le stesse amministrazioni a coordinarsi nel costruire, specialmente in ambito rurale, delle reti ciclabili intercomunali.

LE CICLOFFICINE

Al fine di promuovere la mobilità ciclabile, sarebbe necessario incentivare l’apertura di ciclofficine: luoghi forniti di tutti i ricambi e attrezzi, gestiti da volontari che aiutano nelle riparazioni e ad orientarsi nell’officina. Svolgono attività di promozione della mobilità ciclabile e più in generale di rispetto ambientale. Sarebbe positivo poter promuovere anche il Bikesharing (esistono in Europa esperienze di Bikesharing autogestito da associazioni, tra cui Open Source Bike Share, perfetto per i comuni più piccoli).

Le ciclofficine sono molto diffuse in Nord Europa dove sono sostenute dalle istituzioni. Sono presenti anche in Veneto a Verona, Padova, Vicenza e Treviso,dove purtroppo, soffrono la mancanza di fondi e spazi offrendo limitate ore di apertura. Sarebbe necessario intervenire con strutture e finanziamenti.

IL RIMBORSO PER LE BICICLETTE

Sarebbe utile prendere ispirazione da altre esperienze come quella della capitale piemontese nel 2019 dove è stato previsto un rimborso di 25 centesimi al chilometro per i cittadini che decidono di recarsi al lavoro in bicicletta. I cittadini, dopo aver aderito ad un bando ed essersi dotati un dispositivo Gps, ricevono un bonifico sul proprio conto corrente ogni fine mese in base ai chilometri percorsi.

Ara che xe ora 🙂

Zòntite a Sanca!!!

/// 🙂

Categoria

Ambiente

Data

07 apr 21

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