In alcuni paesi europei, in particolare in Inghilterra e Scozia, le comunità rurali che non erano raggiunte dal trasporto pubblico hanno deciso di auto-organizzarsi. Hanno costituito delle associazioni, acquistato dei furgoni o minibus, hanno istituito piccole linee di trasporto pubblico locale. Talvolta si sono limitati a istituire bus navetta in particolari momenti della giornata e della settimana, in altri casi hanno istituito vere e proprie linee di trasporto. Queste realtà sono oggi raccolte nella Community transport Association, che collabora in pianta stabile con il governo e le amministrazioni locali.
Crediamo che tale strategia, affiancata dalla riorganizzazione in forma assembleare delle comunità venete, potrebbe rivelarsi particolarmente adatta alle nostre comunità rurali, dove il trasporto pubblico è generalmente molto scarso e difficile da sostenere economicamente sia dalle di imprese a fini di lucro, che dalle amministrazioni locali.
Il governo veneto deve, a nostro parere, mettere nelle condizioni le comunità di potersi organizzare, fornendo supporto economico e costruendo le condizioni legislative affinché questo tipo di iniziative possano nascere e svilupparsi.