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Sostegno all’industria della cultura

Oltre a sconfinate produzioni afferenti alla cultura ‘alta’, in Veneto esiste un prezioso patrimonio di teatro, danza, musica, arti e gioco tradizionale. Un patrimonio sconosciuto ai più, sostenuto e trasmesso solo dal coraggioso lavoro di alcune associazioni di cittadini. Sarebbe necessario promuovere e sostenere le forme espressive della cultura tradizionale, che possono rivelarsi eccezionale strumento di integrazione, riscoperta del nostro territorio e motivo di rafforzamento delle nostre comunità.


Pensiamo che le istituzioni venete debbano impegnarsi a promuovere l’insegnamento della cultura veneta in tutte le scuole e nelle università e stimolare un dibattito accademico su di esse. I tentativi in questo senso sono stati sino ad ora timidi e senza grandi risultati. L’obiettivo primario è quello di arricchire ed espandere gli studi su questa materia, di costruire gli strumenti per formazione degli insegnanti che andranno ad occuparsi di cultura e lingua Veneta nelle scuole. Una delle modalità di promozione più efficienti e produttive è quella di offrire borse di studio specifiche per gli studenti e gli accademici che si incamminano nello studio di questi argomenti.

INVESTIRE SULLA CULTURA

Riteniamo indispensabile investire sulle attività di divulgazione, investendo nel tessuto di Musei Etnografici presenti nei nostri territori e sostenendo economicamente le associazioni ed i festival che si occupano di cultura locale. Seppure crediamo che la direzione da seguire dovrà essere stabilita insieme ai cittadini e alle associazioni impegnati nella valorizzazione della cultura veneta, pensiamo che un obbiettivo potrebbe essere quello di offrire al pubblico, almeno nelle città di maggiori dimensioni, una stagione di teatro in lingua veneta, corsi di musica e danza tradizionale; degli spazi riservati al gioco e agli sport e alle arti di cultura popolare. Crediamo che questo obbiettivo, da realizzare a partire dal lavoro già fatto da istituzioni come l’Accademia del teatro in lingua veneta, potrebbe venir realizzato in parte seguendo il modello di successo proposto e seguito da Siamsa Tire – Irish National Folk Theatre, che oltre a proporre produzioni teatrali di qualità relative alla cultura tradizionale irlandese, è divenuto negli anni centro di studio e diffusione della cultura tradizionale in senso ampio.

Per quanto riguarda tutte queste manifestazioni, ed in particolare i festival, al fine di evitare che i fondi pubblici rischino di non sostenere veramente chi si occupa giorno per giorno di cultura, Sanca propone di vietare l’erogazione di fondi pubblici ad eventi musicali di tipo commerciale che non pagano gli artisti che invitano a suonare. Oltre che per una questione morale, ciò favorirebbe un processo di normalizzazione e sicurezza economica della categoria, contribuendo a dare la possibilità ai meritevoli di poter emergere e trasformare il proprio talento in una vera professione.

Ara che xe ora 🙂

Zòntite a Sanca!!!

/// 🙂

Categoria

Cultura

Data

07 apr 21

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