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Nuovo sistema elettorale

La democratizzazione del sistema parte dal momento del voto. Ad oggi in Veneto è presente un sistema di voto privo di ballottaggio e che assegna premi di maggioranza schiaccianti alla coalizione vincente. Così l’espressione democratica finisce inevitabilmente deformata e soffocata da logiche di voto utile. A questo meccanismo si appoggiano i grandi partiti alimentando un sistema che da un lato allontana sempre di più gli elettori dai propri rappresentanti, forti della certezza di entrare comunque in consiglio regionale, dall’altro rende difficile a nuove forze politiche di portare idee ed energie fresche nelle strutture di potere. Infine l’attuale sistema elettorale regionale garantisce una limitatissima rappresentatività locale, a causa della grande dimensione dei collegi elettorali. Tutti questi difetti possono essere ovviati attraverso il sistema del voto singolo trasferibile, un sistema in cui l’elettore non è costretto a indicare un solo candidato, ma può scegliere più candidati in ordine di preferenza, anche da diversi partiti, all’interno di circoscrizioni elettorali di piccole dimensioni.


MAGGIORE PLURALITÀ E RAPPRESENTANZA LOCALE!!!

Il sistema attraverso il quale i Veneti scelgono i loro rappresentanti deve garantire il loro migliore e maggiore livello di rappresentanza e pluralità. In questo senso, due elementi si rendono necessari: la rappresentatività locale, e quindi un forte legame tra eletto ed elettore tipico del sistema first-past-the-post, e la proporzionalità del voto, essenziale per garantire l’equità dei risultati di un’elezione. Il voto singolo trasferibile risponde a queste esigenze.

In questo sistema, l’elettore sceglie in ordine numerico il grado di preferenza accordato ai diversi candidati. In ogni collegio elettorale vengono eletti più candidati, spesso tre o quattro. L’elezione di un candidato si basa sul superamento di una soglia data dal numero dei candidati eleggibili; se in un collegio devono essere eletti 4 candidati, per esempio, la soglia sarà del 25%. Nel momento in cui questa soglia non venga raggiunta, si procede con l’eliminazione del candidato con il minor numero di prime preferenze. Le seconde preferenze del candidato eliminato vengono quindi distribuite agli altri candidati. Questo processo continua fino a che il numero di eletti non viene raggiunto. Un ulteriore vantaggio del voto singolo trasferibile, è che rende minime le logiche di voto per il meno peggio, che garantisce all’elettore la libertà di esercitare il proprio voto democratico non dovendosi preoccupare di strategie legate al voto altrui. Il voto strategico viene quindi limitato, dando all’elettore la facoltà di scegliere il proprio eletto preferito al netto di qualsiasi strategia politica.

Questo sistema è già in utilizzo nelle elezione per la Dáil Éireann, la camera bassa del parlamento irlandese, per il senato australiano e per la camera dei rappresentanti di Malta. Crediamo che anche il Veneto debba adottare questo sistema elettorale, particolarmente adatto a realtà demograficamente limitate

Ara che xe ora 🙂

Zòntite a Sanca!!!

/// 🙂

Categoria

Democrazia

Data

07 apr 21

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